
Medico Veterinario
Letizia Mandorli
Gli Interventi assistiti con gli animali (IAA), genericamente indicati con il termine di “Pet
Therapy”, comprendono una vasta gamma di progetti finalizzati a migliorare la salute e il
benessere delle persone con l’ausilio di “pet”, ovvero di animali da compagnia.
La convivenza con gli animali, quando impostata sul principio di relazione, rappresenta già
di per sé fonte di beneficio per la società. Inoltre gli animali domestici possono svolgere
anche un importante ruolo di mediatori nei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi e
il loro impiego, in ambito terapeutico, non solo ha avuto una notevole diffusione ma, uscito
dall’empirismo iniziale, sta seguendo sempre più un approccio scientifico.
Nonostante in Italia sia ancora esiguo il numero di pubblicazioni scientifiche attestanti
l’efficacia terapeutica degli interventi con gli animali, i risultati di taluni progetti di ricerca
condotti in collaborazione con il Centro di Referenza nazionale per gli IAA e/o con l’Istituto
superiore di sanità e i successi ottenuti negli anni presso noti Centri di eccellenza, quali
l’Ospedale Meyer di Firenze e l’Azienda ospedaliera Niguarda di Milano, sono estremamente
incoraggianti.
I dati raccolti dimostrano che la relazione con l’animale riaccende l’interesse verso gli altri,
attraverso stimoli sensoriali tattili e visivi creando un’empatia che induce anche pazienti
depressi e in isolamento sociale a reagire e a sentirsi utili. I benefici della relazione sono
evidenti soprattutto nei bambini nei quali l’animale, oltre a catturare l’attenzione, stimola
l’accettazione di sé, e negli anziani nei quali si registra anche un effetto positivo sul piano
fisico, oltre che psichico, in quanto i pazienti vengono stimolati a compiere attività motorie
(accudimento dell’animale, passeggiate ecc.).
L’impiego degli animali in vari ambiti terapeutici determina non solo una migliore risposta
del paziente ma spesso concorre alla riduzione dell’uso dei farmaci, con ulteriori vantaggi sia
per la qualità della vita che in termini di costi per la collettività.
Tuttavia gli IAA, soprattutto in funzione del precipuo coinvolgimento di utenti appartenenti
a categorie più deboli (malati, bambini, anziani, persone con disabilità), devono essere
improntati su rigorosi criteri scientifici e necessitano di una regolamentazione specifica volta
a tutelare sia il paziente/utente che gli animali coinvolti.